Prefazione / Libretto di sala


Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori,

Qui si narra il mondo. Il mondo è in guerra. Cristiani contro musulmani. Oggi come ieri. Ma in questa storia sono tutti cavalieri, sia i bianchi che i neri, gli uomini e le donne. D’onore. Hanno armi e cuore. È un mondo antico ma eterno: anche nostro è il loro furore.
Qui si narra il mondo. Il mondo è in amore. Orlando, leggendario condottiero cristiano, è innamorato di Angelica, principessa nemica, che tutti fa innamorare e a tutti sfugge, e così tutti a correrle dietro, e nessuno più ha l’animo per combattere.
E tra tutti Orlando è quello che per amore diventa matto furioso. Il supereroe diventa, come dire, umano. Perde la ragione. Astolfo, amico magico, ha la missione di ritrovarla e per questo va fin sulla luna, dove si conservano tutte le cose che noi buttiamo via, come appunto la ragione! Ricacciata in corpo la ragione, Orlando può ricominciare la guerra, che ragione non ha, ma dovrebbe avere un vincitore, se finisse. Ma non finisce mai.

Allora... Chi combatte? L’amore umano, che è un furia invisibile, contro la guerra, disumana, che è una furia visibile. Su questo campo di battaglia sono in tanti: Ci sono Bradamante gran donna soldato, destinata sposa all’amato nemico Ruggiero, ma lui vola per il mondo su un ippogrifo e cade in molte tentazioni mentre lei è in attesa, un po’ gelosa. Ci sono eroi fortissimi, che nessuna spada può abbattere, ma ci sono anche eroi mortali. L’amicizia e il sacrificio dei soldati semplici Cloridano e Medoro, che muoiono quasi pur di non lasciarsi soli, e le lacrime e il sangue degli amanti che muoiono davvero, Isabella e Zerbino. C’è poi il castello di Atlante, che tutti imprigiona, perché tutti desiderano qualcosa, e l’inseguono credendo in quel castello d’illusione di poterlo trovare. E trovamelo tu un uomo che non sia prigioniero delle sue illusioni. È la natura umana. Ben altro che eroi in armatura, questi personaggi sono fatti di poesia, e sono solo alcuni dei tanti di cui si narra, l’ho detto, è il mondo, siam miliardi. Ne raccontiamo un po’ giusto per cominciare quello che, l’ho detto, non si può finire. Davanti a ogni bivio, scegli, e spesso sbagli; dentro ogni labirinto ti perdi. Questo è il mondo, e noi ora lo sperimentiamo, con fuoco, presto, furioso, con Ariosto. In rima, come cantando, ogni strofa un cavallo al galoppo, una corsa. Vuoi vivere? Addestrati, allenati, corri, esercitati. Mi-esercito. Ripeti con me. Mi-esercito!

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